Foto e video del concerto: schermi al cielo ed udito disconnesso

23 nov 2012 20:22 , , , 0 Comments



Una cosa che davvero non mi piace è la freddezza con la quale viene accolta la musica: ieri abbiamo tutti notato una certa freddezza dal parterre decisamente immobile e poco reattivo, e tanti cellulari sempre accesi. Per me la musica è vita, è espressione di sé, è energia, Vorrei andare ogni domenica ad un concerto, e quella sarebbe la mia chiesa, il mio rapporto con l'Assoluto nella comunione e nella condivisione (vera, non quella sintetica di facebook) con tanti altri che la pensano come me, che cantano, saltano e "godono" dell'energia trasmessa dal palco.
Oggi sono tutti a far video ed a condividere in tempo reale sul social network immagini ed emozioni, piuttosto che viverle preferiscono "atteggiarsi", fingere di viverle, gridare agli altri "guardate che figata!" senza accorgersi che le emozioni le vivi lì, e se non le vivi lì sotto al palco sono emozioni perdute. Perchè del video non resterà nulla, ed alla gente fondamentalmente non glie ne frega un cazzo se sei o meno al concerto. Sei tu che devi esserci, e devi dimenticarti il mondo fuori di gente connessa, sentire il suono, vivere il suono e nient'altro; non riprodotto dal chip di un telefonino o di un PC. Ecco, questa è una cosa che non mi piace, e sulla quale si potrebbe riflettere davvero molto!!

-   Frammento da una chiacchierata sulla musica
che altrimenti facebook avrebbe rapidamente dimenticato assieme al concerto dei Muse a Pesaro (foto e video inclusi)

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