Storia di un pescatore innamorato e della Luna

11 nov 2011 09:47 , , , 1 Comments

C'era una volta un pescatore sulla riva del fiume. Egli era un grande sognatore, e desiderava trovare un modo per pescare l'immagine di ciò che più lo avvicinava ai suoi sogni: la Luna. Il pescatore escogitò decine e decine di modi per portare a sé il corpo celeste, finché un giorno non ebbe una brillante idea: usare la sua canna da pesca. 
Egli non desiderava la Luna per sé; non avrebbe saputo che farsene. Un sognatore non ha bisogno di nulla per vivere nel regno del suo pensiero sereno. Il pescatore voleva donare la Luna alla sua amata come segno di tutto il sentimento e di tutto l'amore stellare che provava per lei; egli, infatti, un modesto pescatore, non si sentiva mai abbastanza per meritare l'amore di lei. Fu allora che andò dalla sua amata e le comunicò che a breve avrebbe compiuto l'impresa.
Ma il pescatore fallì anche questa volta. Riversò tante lacrime nel fiume, e queste si persero via via fino al mare. Egli pianse tutta la notte e tutto il giorno, fino alla notte successiva, poiché si sentiva un incapace, poiché tutti i grandi sognatori si sentono un po' incapaci, nella vita.
Fu allora che comparve il Diavolo, che gli propose un patto. Egli gli avrebbe fornito l'amo magico per prendere la Luna e portarla a sé, per poi donarla alla sua amata. In cambio, stranamente, non chiese nulla. Il pescatore era al settimo cielo, ed accettò immediatamente.
La Luna esitò. L'amo la prese. Tremori. La Luna che si sposta lentamente verso il pescatore, e questi, perso in tutta la sua felicità, in tutta la sua soddisfazione. Ma la Luna era troppo grande, e col suo enorme peso, giunta a destinazione schiacciò il pescatore, che morì – senza saper mai che alla sua amata non importava affatto della Luna, ma che questa voleva solo amare ed essere amata, senza bisogno di gesti o di grandi imprese per dimostrare la limpidezza e la purezza dell'amore, poiché l'amore è già luminoso e magico come la Luna in cielo.

Luca Montini

Il blog del buon Monti: filosofo (br)ontologico, (mal)informatico, happy (true)metallaro, tuttofare museale e teatrale, videogiocatore impenitente, apprendista stregone.

1 commento:

  1. I sentimenti puri non uccidono mai, a togliere il fiato e l'energia vitale sono solo le nostre insicurezze tutte umane, troppo umane e la volizione di distruggerle con gesti che alla fine fagocitano noi stessi. L'unico modo per ritornare a vivere è proprio fidarsi dell'amore, crederci.
    All'amata non importa della Luna, non gli è mai importato, non gli importa di ricevere, poichè ama e desidera solo donare, incondizionatamente!

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