Il Ramingo che non hai mai conosciuto

4 gen 2011 23:55 , 0 Comments

Il ramingo che non hai mai conosciuto – egli sa che cos'è l'amicizia. Per le foreste si posa il suo sguardo ed avvince a sé la natura in un sospiro. Poi svanisce nella selva, al prossimo lungo passo silenzioso. Egli non vive per quelle piante, per quelle foglie, per quei rami e per quei fiori, egli parla loro con dolcezza, prima di voltarsi e svanire. Il ramingo che non hai mai conosciuto non tradisce chi incontra, ma incontra spesso il tradimento. Egli lo affronta con le sue grandi mani, ma non cinge il suo collo - bensì adopera quelle braccia forti per stringere il corpo e riscaldare il cuore afflitto. Il ramingo che non hai mai conosciuto non parla spesso. Egli dice solo quello che sa, e sul resto tace. Egli non vive le sue compagnie con le parole, ma coi pensieri. Il ramingo che non hai mai conosciuto – egli è un uomo, e non conosce la perfezione né la rettitudine. La sua forza è viva e si nutre delle lacrime di chi in lui trova conforto, il suo coraggio nasce dall'egoismo di chi desidera la propria serenità sotto i cieli tempestosi. Chi ha parlato con quel viaggiatore nostalgico, chi ha condiviso il suo tempo con quel viandante infaticabile e solo si sente come se ci parlasse da sempre – eppure spesso non è neppur certo d'avergli davvero parlato. C'è chi è convinto che egli viva nel cuore di ognuno, mentre altri si chiedono perché in alcuni cuori egli non sosti mai per riposare.
Ma il mondo vuol sapere che egli c'è, ovunque si trovi, sa che egli è anche dove deve essere. Qualsiasi cosa accada, eccolo comparire tra i cespugli, tra i ramoscelli spezzati dal vento – per questo egli non è mai in alcun luogo, o così sembra alle anime serene. Egli è dove dev'essere, e la sua amicizia col mondo, egli la chiama in molti modi. Nessuna di queste parole è nel cuore degli uomini, per questo nessuno sa cosa l'amicizia sia davvero. Forse anche il ramingo che non mai mai conosciuto non conosce il senso profondo delle sue stesse, abissali parole, forse sa anch'egli che la sua amicizia col mondo non può essere nominata dal mondo delle sue amicizie, eppure, nell'impalpabile di ciò che il linguaggio non coglie, c'è qualcosa che egli conosce bene. Diffidate dunque del modo in cui interpreterete le sue parole ed i suoi gesti – egli è il custode dell'amicizia, proprio perché vede nell'anima delle cose, anche quando l'anima delle cose non lo vede; egli è già sparito per danzare insieme ad altre anime, a dar loro vita, energia, gioia e conforto. Egli è un ramingo, e forse l'hai conosciuto anche tu, prima che svanisse di nuovo nella foresta.

Luca Montini

Il blog del buon Monti: filosofo (br)ontologico, (mal)informatico, happy (true)metallaro, tuttofare museale e teatrale, videogiocatore impenitente, apprendista stregone.

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