Ciò che la poesia non è più
Ormai
quei poeti non sanno più
di
quel bel gioco oltre la siepe
e
le grida, gli schiamazzi
nelle
piazze e nel paese.
Non
t'imbatti in paesi, piazze
schiamazzi,
grida, giochi
– né
poeti. Mai.
C'è
chi si accontenta dell'infinito
e
chi non trova pace, né sazietà
solo
tra le ombre dei palazzi;
una
città buia, senza luce
e
piena di luci | tante
tantissime,
piccole e brillanti
dappertutto
come
mille lucciole senz'anima.
Nel
buio scenderà sul tuo corpo,
ma
non avrà quel sapore antico.
Tornerai
ad amare la poesia
solo
quando capirai –
ciò
che la poesia non è più.
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